Monday, August 20, 2007

La mia città

Non ancora donna, mi hai accolta con graffi di cristallo
seminati nel tuo vento di bora.
Mi hai intimorita e stupita,
ma la bambina curiosa ti ha cercata.
E così ti ho trovata: una gatta sonnacchiosa,
acciambellata attorno ad un arrogante mare dai mille azzurri,
l'occhio socchiuso verso il rosso scoppiettante del sommacco,
le orecchie tese a captare i rumori che giungono dai confini del tempo.
I tuoi vecchi altezzosi,
i tuoi pochi bambini,
le tue signore impellicciate,
le tue signore luccicanti al sole,
la tua libertà ambigua,
mi hanno conquistata.
Sono scivolata in caffè antichi,
studiando tra scacchi e signori perduti in nebbiosi ricordi.
Sono cresciuta, sono diventata donna
e non ti ho più lasciata.

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