L’azalea
La mia azalea è lì.
L’avevo dimenticata una estate di mille anni fa,
in un vaso di coccio, con i rami spogli tesi verso un sole abbagliante.
La mia azalea è lì.
Sul freddo terrazzo, adagiata nella nebbia,
fiorisce testardamente con inaspettati sorrisi rosa pallido
che tremolano sul verde fuoco d’artificio delle sue foglie.
La mia azalea è lì.
Assurdamente fiorita in un tempo non suo,
una goccia di primavera in una nebbiosa litania di giorni sbiaditi.
La mia azalea è lì.
A ricordarmi che tutto è possibile.
L’avevo dimenticata una estate di mille anni fa,
in un vaso di coccio, con i rami spogli tesi verso un sole abbagliante.
La mia azalea è lì.
Sul freddo terrazzo, adagiata nella nebbia,
fiorisce testardamente con inaspettati sorrisi rosa pallido
che tremolano sul verde fuoco d’artificio delle sue foglie.
La mia azalea è lì.
Assurdamente fiorita in un tempo non suo,
una goccia di primavera in una nebbiosa litania di giorni sbiaditi.
La mia azalea è lì.
A ricordarmi che tutto è possibile.
la
2.12.99
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